Il Portale dell’Archivio della Gazzetta di Parma. Una esperienza di ricerca nell’ecosistema digitale IIIF
IIIF (International Image Interoperability Framework) è uno standard per la pubblicazione di documenti digitali afferenti alle digital humanities. E’ una piattaforma di server, di applicazioni, ma anche una Comunità di Istituzioni culturali, tecnici e studiosi
L’obiettivo di IIIF è quello di assicurare la massima interoperabilità alle raccolte di immagini digitali, favorendone la condivisione e la massima facilità d’uso e fruizione
Si sta sviluppando, grazie a questo standard, un grande ecosistema culturale costituito da milioni di immagini di oggetti culturali. Di questo sistema metteremo di seguito in evidenza alcune qualità:
- La grande usabilità orientata al fare
- L’orientamento alla restituzione pubblica delle ricerche
- La dimensione partecipativa e comunitaria come via indicata dalle piattaforme IIIF
- La dimensione sistemica
- L’orientamento alla costruzione di connessioni fra gli oggetti per relazioni di affinità e/o differenza
- Supporto alla curiosità
Usabilità orientata al fare. Qualità, manipolazione, interattività dell’immagine
La piattaforma IIIF propone come viewer l’applicazione Mirardor
Tale applicazione, cui si accede direttamente nel browser di navigazione, consente di controllare e visualizzare l’immagine facendo uso del solo mouse. Sono completamente eliminati altri comandi (ad esempio di zoom o di scorrimento). Trascinamento dell’immagine e zoom possono avvenire contemporaneamente
Lo zoom è graduale e continuo e il trascinamento dell’immagine ha uno speciale carattere di morbidezza che procura la sensazione di far scivolare l’immagine su un piano
La sensazione è quella di manipolare direttamente l’immagine senza intermediazioni tecniche. L’immagine è direttamente nella mia mano e nel suo prolungamento ovvero il mouse. Dunque la sensazione è di toccarla, muoverla, spostarla. Avvicinarla e allontanarla. Ovvero avvicinarsi e allontanarsi da essa. L’immagine si carica immediatamente sotto i miei occhi con grande nitidezza e velocità. Questi elementi insieme costruiscono una esperienza immersiva.
Questa dimensione materiale e tattile dell’oggetto IIIF è corroborata da funzioni interattive: la possibilità di annotare direttamente le immagini oppure di affiancarle per poterle confrontare1, spostandole e riposizionandole. Mirador consente dunque Il lavoro che si farebbe alla scrivania con documenti materiali
In questo senso parliamo di usabilità orientata al fare. Non solo per la disponibilità di funzioni di confronto dei documenti, di annotazione immediata sugli stessi, ma anche per la immediata disponibilità di ottimi strumenti per confezionare con i risultati delle mie ricerche, i miei percorsi, le cosiddette Storie
Il caricamento dei risultati di ricerca è velocissimo e l’OCR è molto preciso anche se naturalmente alcune parole non vengono riconosciute: questo è da imputare principalmente alla povertà dei materiali di stampa (inchiostri, carte, ecc.) dei periodi interessanti a questa digitalizzazione che comprendono i periodi delle 2 guerre e delle sanzioni della metà degli anni ‘30
In generale riscontro comunque che la capacità di recupero è superiore e più precisa rispetto a lavori di recupero eseguiti direttamente sugli originali da studiosi di grande esperienza
L’orientamento alla restituzione pubblica delle ricerche
Come abbiamo già accennato l’orientamento al fare (annotare, confrontare, manipolare il documento) si concreta poi nell’allestimento, molto immediato, di percorsi chiamati storie. Ho due opzioni. Salvare i risultati come Lista (pubblica o privata) oppure costruire una Storia (pubblica, ma di cui solo io detengo il link stabile)
Quando salvo i miei risultati scelgo se renderli pubblici e condividerli con la comunità di ricercatori e lettori del Portale. La restituzione pubblica dei percorsi che ho confezionato appare come uno sbocco naturale
La dimensione partecipativa e comunitaria come via indicata dalle piattaforme IIIF
Qui i concetti di comunità, condivisone e di ecosistema culturale diventano cruciali. Vediamo dunque i sentieri che si aprono davanti a me
Un progetto come il Portale della Gazzetta che espone migliaia di manifest IIIF (documenti in formato immagine) costituisce un sistema documentario che si colloca nel più grande ecosistema delle risorse IIIF (oggi già nell’ordine di decine di milioni di documenti). Nel complesso tutte le risorse IIIF sono immediatamente confrontabili, aggregabili e agganciabili l’una all’altra e dunque si può a ragione parlare di un unico grande sistema culturale in cui attivare immediatamente connessioni multiple e molteplici fra gli oggetti ovunque essi risiedano o siano pubblicati
Questa sensazione di essere collocato all’interno di un ecosistema culturale locale e globale si definisce immediatamente allorché manipolo i miei documenti costruendo una storia pubblica
Innanzitutto sarò attivo nei riguardi della storia locale e della comunità locale di studiosi e ricercatori
Negli esempi che presento ad esempio costruisco una storia che raccoglie e presenta gli articoli che compaiono su Gazzetta a firma Cesare Zavattini. La pubblicazione di questa prima ricerca è un invito immediato alla comunità degli studiosi affinché intervengano a completare e correggere la storia. Esistono ottimi prodotti cartacei che hanno prodotto liste simili e in cui errori, imprecisioni e carenze rimangono fissati nel tempo, tendenzialmente per sempre. Il Portale è prima di tutto un invito a completare le ricerche/storie che proponiamo noi e ad accogliere storie create dagli utenti del portale. La proposta di percorsi, i sentieri tematici avverrà dunque in condivisione, come sistema e come comunità.
Prima storia: Zavattini. I primi anni alla Gazzetta: 1926-1927
La dimensione sistemica globale
Non solo. La dimensione dell’ecosistema culturale digitale è molto vasta. In un esempio che vi propongo di seguito costruisco una storia con gli articoli della Gazzetta sulla grande Mostra del Correggio del 1935. E la completo cercando fra le risorse IIIF, nel mondo, manifest riferiti a Correggio. Ecco che allora la mia storia accanto agli articoli della Gazzetta è in grado di recuperare una risorsa IIIF (uso per questa ricerca un aggregatore di risorse IIIF) relativa allo Sposalizio di Santa Caterina della collezione Keller. Un documento IIIF che completa, arricchisce il mio percorso fra le pagine della Gazzetta
Seconda storia: Quarto centenario della morte di Correggio. Le celebrazioni del 1934-35
Se immaginiamo un futuro, non lontano, credo, in cui i documenti digitali saranno prevalentemente esposti come risorse IIIF allora al grande numero dei miei documenti (che pubblichiamo oggi) potrò con facilità associarne tanti altri provenienti da altri repository IIIF: fotografie, disegni, manoscritti. Una vastissima rete di oggetti e relazioni sarà a portata di mano, pronta per sollecitare connessioni nuove, per conferire un nuovo apporto di significato a documenti che non sono più, e mai lo sono stati, isolati
L’ecosistema culturale rappresentato dagli oggetti IIIF è dunque in continuo assestamento. Gli stessi oggetti/immagini possono comparire all’interno di relazioni concettuali multiple e differenti. L’immagine dello Sposalizio di Santa Caterina inserito nella storia sulla mostra del 1935 dischiude un sistema di relazioni molto diverso da ciò che rappresenta la stessa immagine a sé stante o in innumerevoli altri percorsi. IIIF è una cornice in cui gli oggetti si assestano dunque in posizioni molteplici rompendo gli schemi classici di presentazione e linearità
L’orientamento alla costruzione di connessioni fra gli oggetti per relazioni di affinità e/o differenza
Che gli oggetti digitali siano immediatamente disponibili in un unico ecosistema predispone alla costruzione di connessioni e relazioni fra gli stessi. Per IIIF gli oggetti non hanno una dimensione statica o isolata. Sono immediatamente predisposti per costruire relazioni di associazione o similarità (storie) avvalendosi anche di immagini esterne alla propria piattaforma. Sono inoltre altrettanto immediatamente predisposti a costruire connessioni per differenza (funzione Confronta i documenti). In queste due opzioni, la connessione (di idee, concetti, oggetti, sensazioni) per analogia e per differenza sta il fondamento dei nostri processi di apprendimento intelligente
Supporto alla curiosità
La dimensione immersiva, la propensione a cercare relazioni all’interno del sistema, la facilità d’uso, l’orientamento alla ricerca fanno della cornice IIIF un ottimo supporto alla curiosità e alla creatività. La ricerca nel Portale può acquistare i caratteri del gioco e della leggerezza. Questo tanto più è vero per il nostro Archivio che si presta alla ricerca storica così come alla ricerca di fatti e fatterelli anche legati alle nostre personali vicende
1 Quando confronto i documenti posso importare sulla scrivania anche risorse esterne
Un esempio di ricerca, costruzione della storia e pubblicazione sul Portale
Terza Storia: Alfredo Zerbini e l'Oltretorrente
Nell’esempio che segue impostiamo una ricerca sul poeta parmigiano Alfredo Zerbini
Con i risultati della ricerca costruiamo una lista e una storia
Cominciamo salvando in una Lista i manifest pertinenti
Fra i risultati di ricerca cerchiamo di individuare i risultati a firma Alfredo Zerbini
Selezioniamo i seguenti
2 articoli del 1927 sulle tradizioni natalizie in Oltretorrente
1 articolo 1945 sulla liberazione dell’Oltretorrente
1 poesia pubblicata nel 1947
Confezioniamo la storia e immediatamente la condividiamo con la comunità degli utenti del portale per consentire loro di partecipare e suggerire ulteriori documenti da collegarvi
Prima di pubblicare la storia ci rivolgiamo però al grande ecosistema IIIF per cercare immagini pertinenti
Usiamo Aggregatori di risorse IIIF (qui ne propongo 2):
https://researchworks.oclc.org/iiif-explorer/
https://emilib.medialibrary.it/media/ricerca.aspx?advanced=1&iiif=1
Con il primo aggregatore trovo 2 immagini coeve allo scritto del ‘45 di Zerbini. Queste immagini possono contribuire a disegnare il clima di quel momento
Con l’aggregatore di MLOL trovo Lo sposalizio mistico di Correggio (raccolta Kress) che invece uso nella storia sulla grande Mostra del ’35 il cui il quadro viene esposto
Infine ecco il Manifest dello Sposalizio Mistico dipinto dal Correggio che inserirò nella mia storia sulle celebrazioni del 1934-35